Analisi della poesia "L'ossame dei monti" di Valerio Magrelli
La poesia è formata da un unica strofa e ogni verso è diverso dall'altro, ci sono senari, settenari, novenari, decasillabi, endecasillabi e dodecasillabi.
Il verso sette è un dodecasillabo perché l'ultima parola è tronca, il verso dodici è endecasillabo, il verso tredici è novenario, il verso quattordici è settenario e il verso quindici è senario.
Il verso sette si conclude con una parola tronca e questo nel conteggio delle sillabe ne comporta l'aggiunta di una, nel caso in cui l'ultima parola fosse stata sdrucciola avremmo dovuto contare una sillaba in meno.
Nel verso tredici per la divisione in sillabe è stata applicata la sinalefe, ossia le parole "roccia" e "in" hanno formato una sola sillaba perché una finiva con una vocale mentre l'altra iniziava con una vocale.
La poesia tratta dei monti che sembrano delle ossa: costole, mandibole, vertebre, dentro uno spazio a spirale come in una colonna. All'interno sono formati da terra immobile variegata da pietre, le rocce in movimento sono paragonate al midollo.
Il componimento si divide in due parti: nella prima parte si parla dell'aspetto esterno dei monti mentre nella seconda si parla dell'aspetto o delle caratteristiche interne. Il passaggio dalla prima alla seconda parte è segnato al v. 6 dal punto e dalla congiunzione ma.
L'espressione ossame dei monti può essere interpretata come una similitudine tra l'essere umano e la montagna.
Sul piano del significato l'uso dei termini quali costole, mandibole, vertebre evoca qualcosa di duro, mentre nella seconda parte utilizza espressioni più dolci come miele, famiglia, posto dolce.
I vv. 6-15 sono costituiti da una sola frase che sul piano semantico evoca la stabilità della terra e i suoi pregi e difetti.
Ai vv. 14-15 c'è un affinità semantica tra le parole midollo mollica midolla dei pani.
Il poeta utilizza degli enjambement per dare maggiore significato ad alcuni concetti.
Nel componimento sono presenti alcune figure retoriche che intensificano la struttura umana dei monti. Come ai vv. 1-2 con la similitudine si paragona la struttura dei monti alle ossa umane; ai vv. 4-6 attraverso una metafora i monti ricordano la forma spiralizzata di una colonna.
L'espressione miele/del midollo, mollica/midolla dei pani significa che le parole miele e mollica evocano qualcosa di appetitoso mentre le parole midollo e midolla dei pani rimandano a qualcosa di interno.

Analisi del testo completa e ben composta. Anche la formattazione del testo è più che buona. Voto: 8.
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